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Protesi capelli donna con bellissimi capelli europei vergini di cm 33. Il fascino assoluto della qualità. Base della calotta cm 22 x 16 e riducibile ampiamente.
La calotta è realizzata da un bordo perimentrale per il fissaggio degli adesivi composta da un lattice resistente di cm 3 il quale consente di essere ridotta a necessità. Al centro è stata elaborata questa protesi di capelli da donna con un trasparente e traspirante monofilamento. La produzione è interamente fatta a mano con foltezza 120.
Questo impianto di capelli interamente al femminile, nasce da un disegno di Farcaphair per supportare a 360 gradi i diversi stati di diradamento e nei casi di calvizie parziali della donna.
Il capello utilizzato come spiegavamo precedentemente è di matrice europea, questo consente alla portatrice di avere tonalità naturali e bellissime evitando i fastidiosi e comuni riflessi posticci, ma non solo, infatti l' assoluta morbidezza dello stelo fornisce una maggiore semplicità di messa in piega, evitando così anche i fastidiosissimi nodi che spesso si formano su capelli di altro genere e senza più l' inaridimento precoce del capello.
Lavorazione protesi capillare: | Monofilamento |
---|---|
Tipologia Capelli: | naturale europeo |
Lace front (attaccatura invisibile): | N.D. |
Piega: | liscia |
Misura Calotta Protesi: | N.D. |
Lavorazione parrucca: | N.D. |
Taglio: | N.D. |
Raquel Welch | N.D. |
Dispositivo medico | N.D. |
Turbante | N.D. |
Tessuto Turbante Medico | N.D. |
lunghezza capelli | N.D. |
Colore | N.D. |
Protesi molto belo, capelli morbidi e folti.
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La scelta giusta della calotta è uno dei nodi più cruciali e su questo argomento si crea anche enorme confusione. Bisogna sempre tenere a mente che non esistono impiantii capillari migliori rispetto ad altri tanto da p considerare l'ideale per tutti i portatori. La scelta di una protesi capillare non deve seguire le mode del momento o per sentito dire dai forum, ma bensì deve seguire i personalissime specifiche:
Sentiamo spesso utilizzare termini diffusi, alcuni sono tecnici altri solo suggestivi, nulla di male ci mancherebbe ma lo scopo è quello di fornire un nome nuovo e più accattivante del prodotto rispetto ad un altro. Ricordatevi che indipendentemente da come possono essere chiamati i modelli, sono solo due le tecniche impiegate per inserire il capello in una protesi:
Le calotte polimeriche, sono state create per fornire un’imitazione veritiera simil-pelle avendo una stretta somiglianza con i toni della cute. A seconda dello spessore e dell'inserimento del capello, la base può essere più o meno resistente nel tempo. Le basi polimeriche fini ed extrafini 0,2 (in particolar modo quelle ad innesto o V loop) hanno durate decisamente più basse da quelle considerate "usa e getta" circa 1 mese fino a quelle medie 0,3 con una vita media di 3/6 mesi. Con spessori accettabili e più longevi ci possono essere le protesi di capelli in pellicola con capello annodato.
La durata dei prodotti che viene presentata è stata redatta sull'esperienza dei nostri clienti. Queste valutazioni sono affidabili nella stragrande maggioranza dei casi ma ricordiamo che possono avere durate decisamente superiore o inferiore ai minini garantiti, ciò dipende da multeplici fattori, tra i più rilevanti sono la manutenzione corretta durante la manutenzione dell'impianto. Indi per cui suggeriamo su quelli già indicati come delicati di utilizzare una cura particolare.
Gli impianti in monofilamento o in Lace appartengono alla categoria dei tulli (tessuti) molto fini e trasparentissimi. Sono materiali tipicamente in nylon o poliestere. Quando la scelta ricade su questi impianti si evince che il portatore, prediliga una particolare traspirazione del prodotto acquistato. Quali sono le differenze tra i due similari? Il monofilamento è un prodotto più spesso rispetto agli altri materiali ma studiato per garantire una buona ossigenazione della cute rispetto a quelle realizzate in pellicola e molto utilizzati proprio per la loro longevità nel tempo. Facilmente riconoscibili per il bordo perimetrali in poliuretano e la rete centrale.I capelli sono ancorati alla base da un anodo doppio.
Ie protesi in Lace si dividono in due tessuti diversi, quello francese fine e più resistente e quello svizzero decisamente invisibile e più fine. La prerogativa del lace è quella di fornire oltre ad una spiccata traspirazione una particolare invisibilità dell'attaccatura frontale. Denominato anche tulle cinema per l'utilizzo di questa tecnica sui set cinematografici. I lace sono più delicati rispetto al monofilamento poiché lo spessore del tessuto è più ridotto. La durata di queste basi si aggira dai 2/6 mesi. Le protesi in lace può essere realizzata totalmente su rete o con un bordo perimetrale ad esclusione fatta del frontale Il nodo sbiancato sul lace. Essendo prodotti realizzati su un tessuto, il capello per essere ancorato alla base necessita di un nodo, questi ultimi sul lace vengono sottoposti ad un processo di candeggio delicato. Questo procedimento trasforma il nodo fino a farlo diventare invisibile fornendo l'impressione ottica che il capello parta direttamente dal cuoio capelluto.
Lavaggio delle Protesi di capelli: Le protesi tricologiche andrebbero trattate durante la fase igienica alla stessa maniera, onde evitare problematiche serie al portatore.
Nulla di particolarmente difficile da eseguire, ma se fatto correttamente ridurrebbe molti disagi e garantirebbe al contempo stesso una maggiore longevità del prodotto.
Durante il lavaggio dell'impianto contrariamente a quello che si pensa, il capello non andrebbe mai massaggiato come se fosse il proprio, poiché il rischio che si possano formare noiosissimi nodi sussiste realmente. Questa leggenda metropolitana di comportarsi come se fossero i propri potrebbe inoltre portare anche alla prematura caduta del capello dalla base.
Come fare allora?
Semplice da fare. Spazzolare i capelli sempre e con grande cura dalle radici alle punte:
Seguendo questo piccolo e prezioso suggerimente eviterete di sciogliere i nodi con i quali sono stati realizzati (impianti annodati) e onde evitare che i capelli si possano aggrovigliare. (mai mettere la protesi di capelli in ammollo in una bacinella qualora la fase igienica venisse fatta a parte) Il fissaggio di una protesi di capelli.
Applicazione di una protesi
Esistono in commercio molti adesivi e collanti per applicare una protesi di capelli. Dopo aver rimosso tramite un solvente tutti i residui collosi rimasti sia sulla pelle o sulla base dell’ impianto, lavare accuratamente il cuoio capelluto e la protesi, seguendo le indicazioni che abbiamo sopra riportato. Eliminare l’eventuale peluria che vada ad ostacolare la coesione tra l'adesivo e la cute, servirà a evitare che si formi una barriera che interferisca con l’ancoraggio. Sgrassare sia la calotta che il cuoio capelluto con un detergente alcolico. Misurare con un centimetro circa 9 cm dalla fossetta nasale e con un pennarello segnare un puntino di riferimento sulla fronte, oppure calcolare 4 dita dalla linea delle sopracciglia, proprio da quel punto partirà l’attaccatura della vostra protesi. Se utilizzate un Tape (bi adesivo o cerotto) andrete a tagliare il cerotto con una sagoma perfetta al perimetro della calotta. Rimuovete la carta protettiva ed applicare l’impianto facendo unire l’adesivo al cuoio capelluto con una una discreta pressione per qualche istante. Qualora si si preferisse utilizzare il collante liquido, suggeriamo di pennellare uno o più strati su un cerotto protettivo posizionato precedentemente alla base. Attendere qualche minuto (5/6 min.) per far evaporare i solventi contenuti nel collante. Applicare la calotta su pelle asciutta e ben pulita facendo combaciare combaciare le due parti grazie ad una media pressione. Suggeriamo sempre di fare una prova di anallegicità al prodotto 24 ore prima, su una parte del corpo. Leggere sempre le istruzioni del collante prescelto e non utilizzare mai su pelli sensibili o ulcerate.
Spesso le case produttrici dei prodotti e gli stessi portatori finali danno tempistiche prolungate nel tempo fino anche a 5 settimane. Contrariamente noi suggeriamo di cambiare gli adesivi con molta frequenza, sia per una questione igienica, di durata dell'impianto e per evitare arrossamenti della cute.